Il Generale Carmine Masiello è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito su proposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto. In un’intervista concessa a Cybersecurity Italia, il Generale ha condiviso la sua visione per operare nel dominio cibernetico e affrontare le minacce avanzate e persistenti (APT).
Nell’intervista, il Generale Masiello ha sottolineato che pensare di affrontare da soli una minaccia APT è pura follia. Nella sempre più complessa arena del cyberspazio, l’unione delle forze e la collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private sono fondamentali per contrastare efficacemente queste minacce.
Secondo il Generale Masiello, uno degli aspetti cruciali nella gestione della sicurezza informatica è l’implementazione di misure preventive solide. La difesa attiva rappresenta un elemento chiave per rilevare tempestivamente gli attacchi cibernetici in corso ed elaborarne rapidamente una risposta adeguata.
Per garantire un livello elevato di sicurezza cibernetica, il Generale sostiene anche l’importanza dell’investimento nella formazione continua del personale militare e civile nell’ambito della cybersecurity. Un alto livello di competenza tecnica è essenziale per combattere gli attacchi informatici sempre più sofisticati.
L’articolo originale include ulteriori dettagli sulla strategia specifica delineata dal Generale Masiello per fronteggiare le minacce cyber. Tuttavia, al fine di mantenere la coerenza e l’originalità di questa nuova versione dell’articolo, tali informazioni specifiche non saranno riportate.
In conclusione, il Generale Carmine Masiello è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed ha condiviso la sua visione per operare nel dominio cibernetico nell’intervista rilasciata a Cybersecurity Italia. La sua enfasi sulla collaborazione e sulla preparazione continua sottolinea l’importanza di una difesa olistica contro le minacce cyber.
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