L’incidenza del cyberbullismo è in preoccupante crescita, con implicazioni sempre più serie che coinvolgono non solo le vittime dirette ma anche le loro famiglie. Recentemente, una ristoratrice di Mantova è stata bersagliata online dopo la sua partecipazione al programma televisivo “4 Ristoranti”, evidenziando come la sfera digitale possa rapidamente trasformarsi in un teatro di crudeltà e ostracismo.
A dieci anni dalla scomparsa di Carolina Picchio, prima vittima ufficiale italiana di cyberbullismo, un report del 2023 di Save the Children mostra che in Italia il 73% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni utilizza Internet tutti i giorni, con un’inquietante tendenza all’aumento delle vittime di cyberbullismo, soprattutto tra le giovanissime femmine. Questo genere di violenza si manifesta spesso come una continuazione di quella esercitata offline, configurandosi come una vera e propria violenza di genere. Nel 2020, il 58% delle ragazze intervistate in un campione internazionale ha dichiarato di aver subito molestie online, un dato che riflette una realtà allarmante e richiede interventi mirati e strutturati per contrastare il fenomeno.
L’analisi dello “Health Behaviour in School-aged Children” (HBSC), studio internazionale condotto dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’OMS, rivela che il 15% degli adolescenti italiani ha subito cyberbullismo, con variazioni regionali significative. Questi dati sottolineano l’urgenza di azioni concrete nelle scuole, come l’introduzione dei Centri Informazione e Consulenza (CIC), per offrire supporto e spazi di ascolto dedicati agli studenti affetti da questa problematica.
In risposta alla crescente necessità di educare i giovani all’uso consapevole del digitale, progetti come “Get Digital” di Facebook e la Fondazione Carolina offrono webinar gratuiti per giovani, genitori e docenti, indirizzati a riconoscere e gestire i pericoli del cyberbullismo, dell’hate speech e del revenge porn.
Questi sforzi rappresentano passi importanti verso una maggiore consapevolezza e prevenzione del cyberbullismo. Tuttavia, è fondamentale continuare a parlare di questi temi, affrontare le sofferenze dei giovani e agire in modo concreto per costruire un ambiente digitale più sicuro e inclusivo.
Lascia un commento